Il principio della dignità inviolabile della persona e il rispetto dei
diritti umani fondamentali sono la cornice generale entro cui trovano posto
tutte le nostre scelte di programma.
In particolare, noi ci sentiamo
al fianco della lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a
iniziare da quelli delle donne. Crediamo sia compito dei democratici e dei
progressisti affermare l’indivisibilità dei diritti -politici, civili e
sociali- e di farlo valorizzando il principio costituzionale della laicità
dello Stato.
Nel nostro caso questo significa
l’impegno a perseguire il contrasto
verso ogni violenza contro le donne, un fenomeno che affonda le sue radici
in modelli inaccettabili del rapporto tra i generi e che costituisce una vera e
propria violazione dei diritti umani.
Sul piano dei diritti di
cittadinanza l’Italia attende da troppo tempo una legge semplice ma irrinunciabile: un bambino, figlio d’immigrati, nato
e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano. L’approvazione di questa norma
sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima
legislatura.
Daremo sostanza normativa al
principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere
la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. È inoltre
urgente una legge contro l’omofobia. Siamo per il rispetto della vita umana e
quindi vogliamo che la condizione dei detenuti sia rispettosa della
Costituzione.
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